genlib 483B591CA832459656F0FE5B6B128FF3 by Unknown

autore:Unknown
Format: epub
pubblicato: 2023-06-13T00:00:00+00:00

Passa un farfallone, forse il padre delle prime due. Le ali come sempre a farsi il culo, il culo come spesso a speculare. Stavolta, invece di accanirmi con le ali, prendo il culo e glielo stacco per veder se vola: le ali se ne vanno variopinte, il culo resta a terra come merita.

Un’ombra posa intanto un fazzoletto sulla fronte della mia e la aiuta a sollevarsi.

E ci si incolonna in questa vita improvvisata e simulata che porta chissà dove. Dopo breve siam fermi. Le macchie sono separate tra loro, distinguo i contorni di ognuna. Stanno ritte impalate, non capisco se di spalle o a me di fronte, è impossibile giudicarle dalla schiena. Una allunga la mano verso un’altra e questa stende la sua verso la prima. E si allontanano dita nelle dita come innamorati, per appartarsi poco oltre e far d’amore: una si inchina e la compagna in piedi a sopraffarla. Brutto affare, sono capitato in un mondo di ombre omosessuali. Lentamente anche le altre, quasi fosse l’ora dell’affetto, sempre a due a due, si defilano per dare e per ricevere. Inizio a tremare: se son 2000 come calcolai non dovrei passar nemmeno un guaio, ma se ho contato male e fossero dispari sarei costretto a far accoppiare la mia con l’ultima rimasta senza idillio. E seguo con terrore l’evolversi della questione. Fino all’estremo. Fino a quando ne rimane una sparuta che si guarda intorno smarrita. E scopro di aver fallito i conti: gli spettri son 2001 e l’ultimo bavoso si avvicina a passi lenti. Non posso scappare, capirebbe che non sono uno di loro.

E agisco come posso. L’ombra residua si accosta sempre più, si mette di profilo e, dall’eccitazione dei suoi sensi, capisco che vuol far l’amore.

Con le lacrime agli occhi abbasso il corpo per dar vita a ombra piegata. L’altra si sbottona e la cavalca come ogni uomo prova a fare. È un momento drammatico di rara confusione. Il mio corpo soffre nel vedere la sua macchia posseduta, ma la mia chiazza, che comincia a vivere di percezioni proprie, non sembra poi infelice, anzi, come ombra mi sento veramente giubilante. Sto facendo l’amore in modo insospettato prima d’ora, finalmente vengo amata e non solo dal corpo proiettata. E mentre con la pelle tribolo, con lo spettro mi rallegro per questo ardor leggero, vicino all’illusione, fatto di supposizioni anatomiche, perverso nell’idea e privo di tessuto organico. Eppure avverto i sensi dentro me, colgo il movimento di chi sorregge i fianchi, ascolto il respiro irregolare dell’ombra che mi è dietro. E se con gli occhi del mio corpo piango, con la passione che ho nell’ombra godo: la stilla del fiore che la mia porta sul capo si muove avanti e indietro sconnessa dai colpi dell’amore. E mi struggo nel vedere il bocciolo testimone di un perduto assillo ondeggiare sulla fronte del contorno pervertito. Potessi almeno fermare questo petalo innocente che chissà quale menzogna occulta.

Tutto ciò va avanti per parecchio. Dopo di che a fumare come solo normalmente avviene. Io, con la bocca, mi accendo un mozzicone e permetto alla mia ombra di attaccar la cicca.

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